Il 30 agosto il Primo Ministro tedesco Angela Merkel ha visitato il cantiere tedesco Hanse Yacht per complimentarsi dell’efficienza nella produzione del celebre marchio di imbarcazioni. La cancelliera ha incontrato le maestranze da cui s’è fatta illustrare dettagliatamente le fasi di costruzione e i processi di assemblaggio e rifinitura.
“Mi è capitato molte volte di spiegare alle persone cosa faccio in qualità di costruttore – ha dichiarato un impiegato della Hanse Yacht – ma mai mi sarei aspettato di illustrare il processo con cui viene assemblato il piano di coperta al Primo Ministro in persona”.
Le ragioni del successo di una potenza come la Germania, che nel 2015 solo nell’ambito della nautica ha totalizzato un fatturato di 1,82 miliardi di euro, sono evidentemente dovute alla capacità di valorizzare le risorse di cui dispone. Con una crescita in questo specifico settore del 2,4 per cento rispetto al 2014, il paese leader d’Europa ha registrato un andamento positivo in tutti i settori del mercato nautico, nel nuovo come nell’usato, nell’accessoristica come nei servizi.
E il trend di crescita non è legato soltanto alle esportazioni, ma anche, se non soprattutto, alla domanda interna.
La Germania ha 2.389 chilometri di coste, l’Italia 8.309. Chi ha il pane, non ha i denti.